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Immagine del redattoreMattia Bizzotto

[TU CREDI NELLA SFIGA?]

Personalmente, non credo nella sfortuna.


In un’entità superiore che ti perseguita stile nuvoletta di Fantozzi.


In quelle situazioni per cui non dipende da te se le cose vanno male, è che la sorte ti dà contro.


Ecco, queste per me sono vere e proprie stupidaggini.


Sai che cos’è, secondo me, la sfortuna?


Il nome che quelli con poca fantasia danno a un’opportunità che si presenta in un modo non convenzionale.


Mi spiego meglio, e per farlo ti racconterò una storia.


Mettiti comodo, iniziamo.


C'erano una volta due contadini che vivevano uno a fianco all'altro. Uno dei due era più curioso dell'altro e proprio per questo osservava ogni giorno cosa succedeva nella casa del suo vicino.


Una notte, per colpa di una terribile tempesta, il miglior cavallo del contadino ruppe la staccionata del recinto e scappò nel bosco.


Una grossa sfortuna, disse il contadino curioso. Ma l’altro gli rispose


"EH, NON SO SE SIA FORTUNA O SFORTUNA"


Dopo 3 giorni, il cavallo tornò a casa accompagnato da altri 3 cavalli selvaggi che andarono ad arricchire le stalle del contadino.


“Che fortuna!” commentò il contadino curioso.


Ma l’altro, che dopo aver perduto un cavallo si ritrovò con 4 animali a carico, rispose


"EH, NON SO SE SIA FORTUNA O SFORTUNA"


Il contadino con i cavalli aveva dei figli, tra i quali il primogenito maschio che era il preferito dal padre, che lo aiutava con la fattoria. Mentre si occupava dei cavalli, per colpa di un calcio si ruppe una gamba e venne costretto a letto per mesi per recuperare.


Episodio di sfortuna diresti, come fece il contadino curioso, giusto?


Eppure, nonostante il suo figlio preferito fosse ferito e avesse perso il suo principale aiuto con la fattoria, disse


"EH, NON SO SE SIA FORTUNA O SFORTUNA"

Stiamo arrivando alla fine, promesso.


Mentre il figlio del contadino era a letto con la gamba rotta dal calcio del cavallo, scoppia una terribile guerra che richiama tutti i maschi abili a prendere le armi. Tutti tranne il figlio preferito, che non potendo camminare si salvò dalla leva.


Ora capisci meglio cosa intendevo all’inizio?


Se il cavallo non fosse scappato, tornando con gli altri tre esemplari tra cui quello che ha rotto la gamba del figlio preferito del contadino, sarebbe stato costretto ad andare in guerra e forse non sarebbe più tornato.


Se quindi in questo momento sei nella posizione del contadino che si ritrova senza cavallo, o del figlio con la gamba rotta, pensa un momento alla tua situazione.


È sfortuna o fortuna? E come puoi cambiare le cose in tuo favore?


Ricorda, c’è sempre una via d’uscita.


Basta superare il più grande ostacolo di tutti noi: la nostra mentalità.


Per farlo, devi diventare profondamente convinto di essere TU e solo tu l’artefice del tuo destino.


Non forze soprannaturali che ti ostacolano non si sa per quale motivo.


Sei tu che devi alzarti da quel divano e affontare quel cavallo.


Poco male se prenderai qualche calcio nel frattempo, l’avrai preso lottando per diventare qualcuno… e poi non sai mai cosa ti può riservare qualche osso rotto lungo la strada.


E tu, credi nella sfortuna? Se vuoi raccontarmelo, ti aspetto qui!


Mattia B.


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