top of page
Immagine del redattoreMattia Bizzotto

[STANCO DI SENTIRTI DIRE BUGIE?]

Sai, mi sono reso conto che ogni giorno, tutti i giorni, tantissime persone ci raccontano una enorme, colossale, madornale bugia.


Ci fanno credere esattamente il contrario di quello che è la realtà, e spesso uno ci casca pure, se non sta attento.


Ci avrai creduto pure tu, con somma soddisfazione di chi ti voleva prendere in giro.


Ma non te ne farò una colpa, tranquillo.


La buona notizia è che sei ancora in tempo per rimediare.


Devi prima leggerti tutto questo post, però, è fondamentale.


Non solo ti svelerò l’inganno, ma anche come proteggerti da questi soggetti.


Sei pronto?


La bugia in questione è “non ho tempo, lavoro troppo”.


Se sei nel campo del network da più di 5 minuti avrai incontrato “colleghi” che non hanno mai tempo di fare niente.


Non possono venire agli eventi che organizzi.


Non possono darti una mano a migliorare.


Non possono rispondere al telefono.


Ecco, ti stanno mentendo.


E sai come lo so?


Perché questi networker “super impegnati” passano ore, che dico, GIORNI della loro vita a spettegolare.


Ti giuro, le comari nei paesi fanno meno danni di loro.


Il networker pettegolo sa tutto di tutti: chi lavora per chi, quanto guadagna, cosa ha mangiato a pranzo.


O almeno, CREDE di saperlo.


Conosce benissimo tutte le aziende, tranne la sua.


È informato di qualsiasi dettaglio su Tizio e Caio, ma ignora completamente la sua downline.


Ti sa dire tutti i difetti dei prodotti della “concorrenza”, ma non ti sa dire nulla di quelli che rappresenta lui.


Stai iniziando a capire, vero?


La cosa peggiore è che il networker pettegolo non si muove mai da solo.


Si spostano in branchi, sogghignando di quelle che loro reputano essere le disgrazie altrui.


Passando le giornate a parlare di cosa sta succedendo nell’azienda X, di come finalmente il karma li abbia puniti, di come è scadente quello che stanno scrivendo…


E intanto, la loro vita va a rotoli.


Eh sì, perché se stai sempre a guardare quello che fanno gli altri, non riuscirai mai a focalizzarti sul TUO, di successo.


Infatti, non è un caso che questa tipologia di networker raggiunga sempre risultati mediocri.


Ma non sarà mica quella storia per cui la volpe che non arriva all’uva dice che è acerba?


Loro ti diranno che sono sulla cresta dell’onda, troppo impegnati per fare qualsiasi cosa, come dicevamo prima.


E invece, passano un sacco di tempo su gruppi in cui si sparla delle altre aziende (attenzione, non dico quando si dimostra con i dati che un’azienda sta raccontando cazzate, eh), mandando in giro voci false per attirare collaboratori vero di loro.


La verità è che a fine mese contano i pochi spicci che sono riusciti a guadagnare e coltivano livore e invidia nei confronti degli altri.


Se sei uno di questi networker e stai leggendo, mi dispiace.


Non solo perché ti sentirai attaccato, ma anche per la vita che fai.


Se perdi più tempo sui gruppi che a fare attività, ho una “buona” notizia per te: congratulazioni, hai capito perché sei scarso.


Non ce l’ho con te, nulla di personale, ma chi si vuole avvicinare a questo settore merita di essere messo in guardia.


Sai che puoi uscirne, vero? Che puoi farcela a smettere di perdere tempo a criticare chi ha successo e diventare TU, il successo?


È brutto collezionare insuccessi, non te lo nego.


Ma non sono cose che semplicemente “accadono”, riuscire bene nel lavoro richiedere proattività, impegno, sacrificio.


Tutte cose a cui non puoi dedicarti se passi il tempo a guardare cosa stanno facendo gli altri.


Io, per esempio, se voglio delle informazioni sull’azienda Y o su un prodotto, vado direttamente alla fonte, non mi fido di quello che sento in giro.


Se poi ti piacciono i pettegolezzi, quello che ti consiglio è di trovarti un buon bar dove passare le tue giornate. Non venire a piangere da me, poi, però.


Io ti ho avvertito.


Vuoi sapere come proteggerti dai pettegolezzi?


Scrivimi, ti aspetto qui!


Mattia B.



59 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page