Non sto parlando di quelli che si fanno a Natale, quelli “obbligati”, tipo quei calzini brutti che vengono riciclati di anno in anno tra tutti i parenti, sperando che nessuno si ricordi della loro apparizione l’anno precedente.
Non parlo nemmeno di quei set di bagnoschiuma e crema per il corpo tutti uguali che hanno come unico effetto quello di farti pensare “ma quindi vuol dire che puzzo?”
No, neanche di quel maglione a righe tre taglie più grandi, preso palesemente a caso in un cesto delle offerte di un grande magazzino.
Intendo un regalo fatto con il cuore, di quelli che ti fanno pensare “questa persona mi vuole bene”.
E tu, hai mai fatto un regalo così? Disinteressato, con l’unico scopo di portare un po’ di bene nel mondo?
Di quelli che a pensare di averli fatti ti si riempie il cuore?
A me piace credere di sì, in particolare quando vado a donare il sangue.
Non te l’aspettavi, eh? I regali non sono solo cose “materiali”, ma sono anche gesti d’amore e di cura verso gli altri. È questo che mi ripeto tutte le volte mentre aspetto la fine del prelievo.
Ho iniziato a donare il sangue a 18 anni e da allora non ho mai smesso. Sapere di poter contribuire anche se solo in piccola parte al benessere degli altri mi rende davvero felice.
Una gioia che, per fortuna, sono riuscito a ritrovare anche nella mia carriera nel network marketing. Grazie al “bonus donazione”, posso donare tra i 200 e i 2000 dollari a scopo benefico e a mia completa discrezione, a qualsiasi persona o organizzazione io ritenga meritoria.
È un regalo che l’azienda fa a me, per premiarmi del livello raggiunto con tanti sforzi e sacrifici, permettendomi di poter fare quello in cui credo di più: il bene della collettività.
Tutto questo è reso possibile senza che debba rinunciare nemmeno a una piccolissima parte delle mie entrate, per questo si chiama “bonus”: io continuo ad accumulare e l’azienda mi permette di avere del denaro IN PIU’ da utilizzare per fare beneficenza. In sintesi, più guadagno, più fondi ho a disposizione da donare agli altri.
Sconvolgente, vero?
È un lato del network marketing di cui si parla troppo poco, purtroppo, ma basta avvicinarsi un po’ di più a questo mondo per capire che c’è tanto di buono e che, soprattutto, per qualcuno ha rappresentato una vera e propria ancora di salvezza.
Sono davvero fiero di farne parte, perché non solo questo lavoro mi ha reso finanziariamente libero, ma ho potuto coltivare la mia passione più grande, quella del benessere degli altri esseri umani.
Fermati un momento a pensare a questo: quante persone potremmo aiutare, insieme, se decidessi di concedere una chance a un progetto come questo?
E tu, sei una persona a cui piace aiutare gli altri?
Ti piacerebbe saperne di più in merito al “bonus donazione”?
Mattia B.
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